di Beppe Malò
Il 23 settembre rappresenta una data importante: è il
giorno in cui ha iniziato a lampeggiare la spia della riserva
delle risorse biologiche di cui il nostro pianeta dispone.
Nel breve volgere di mezzo secolo lo sfruttamento della biodiversità è passato
dal 40% al 140% della ricchezza di cui disponiamo. Se, come
vuole un vecchio adagio, il vero ricco è colui che vive
con gli interessi, ci stiamo avviando ad una desolante povertà:
gli interessi non bastano a soddisfare richieste sempre più grandi
e, da qualche giorno, abbiamo messo mano al capitale.
Un collegamento che ha reso particolarmente significativo il
convegno Energia e Inquinamento: un cambio epocale per l’edilizia?,
tenutosi a Villa d’Amelia per iniziativa di Albaenergia
e dell’impresa di costruzioni Franco Barberis. All’iniziativa
hanno preso parte Norbert Lantschener, direttore dell’agenzia
Casaclima di Bolzano, l’amministratore delegato di Albaenergia
Renato Cremonesi, l’ingegner Paolo Barberis, l’assessore
regionale all’Industria ed Energia Andrea Bairati, il
giornalista Antonio Cianciullo (La Repubblica) e il professor
Filippo Monge presidente di Ance Cuneo.
Un dato forse poco noto è quello che assegna agli edifici
esistenti la responsabilità del 40% dei consumi energetici,
più o meno quanto la percentuale che spetta alla produzione
industriale e il doppio di quanto si consuma per il traffico
veicolare.
Se, come appare certo, il nostro futuro dipenderà in
modo drammatico dalla disponibilità di energia e dall’inquinamento,
anche l’edilizia è chiamata a contribuire al risparmio
della preziosa materia prima e alla riduzione delle emissioni
di inquinanti.
Intervenire sul patrimonio edilizio esistente, progettare il
nuovo puntando alla massima efficienza energetica e introdurre
in edilizia l’uso di fonti rinnovabili sono i percorsi
che potranno abbattere la percentuale di consumo energetico
di case e strutture pubbliche, che – il convegno lo ha
dimostrato chiaramente con la relazione del dottor Lantschener – sono
golose e sprecone di energia. Un’abitazione oggi può facilmente
essere realizzata puntando a contenere il suo consumo energetico
al di sotto di 15 KW/h per metro quadrato per anno, ovvero
la decima parte di quanto, mediamente, consumano le nostre
case. Un dato che fraziona per dieci la bolletta di gasolio
o metano necessari al riscaldamento, produzione di acqua calda
e cucina.
In questo senso, nel corso del convegno, è stato presentato
il progetto Ethos nato dalla partnership tra Franco Barberis
Costruzioni e Albaenergia. Come hanno spiegato il dottor Cremonesi
e l’ingegner Barberis, Ethos è un complesso edilizio
di 50 appartamenti in via di ultimazione ad Alba presso il
quartiere Europa. Il progetto è stato riconosciuto dalla
Regione come intervento dimostrativo di quanto realizzabile
nell’ambito di un razionale e moderno contenimento energetico.
‘Alla base del progetto - ha sottolineato Paolo Barberis – c’è l’idea
della progettazione sostenibile che ha per scopo la riduzione
sostanziale delle spese di gestione della casa. Il risparmio
passa per una coibentazione che assicura il taglio di ogni
ponte termico e si realizza utilizzando per il riscaldamento
l’energia ricavata dal sottosuolo attraverso lo scambio
geotermico. Scambiatori e pompe di calore sfruttano il differenziale
termico assicurato dalla falda d’acqua raggiunta grazie
allo scavo di pozzi. Per alimentare il sistema il complesso
dispone di 100 mq di pannelli fotovoltaici e gran parte dell’acqua
sanitaria viene prodotta attraverso il solare termico. Il ricambio
dell’aria avviene tramite un sistema di ‘chiamata
e mandata’ con recupero di calore ad alta efficienza.
La gestione e il monitoraggio degli impianti è assicurata
da Albaenergia.
Una volta ultimato il complesso sarà sottoposto a certificazione
di classe A da parte dell’agenzia CasaClima. Alla voce
costi l’impatto dell’acquirente incide intorno
all’1,5% della spesa: una spesa che, sulla base del risparmio
energetico ottenibile, potrebbe essere ammortizzata in 4 o
5 anni.
da PROVINCIA OGGI – ottobre 2008, pag. 19 |